martedì 16 aprile 2013

A LEZIONE DI SUSHI CON NAHO!

Ci eravamo già presentate (www.emvi.me sessione Tokyo) ed ora potrete conoscerci personalmente con i nostri corsi di sushi!

Finalmente in possesso di alcune delle foto della lezione tenuta a Parma, nel fatato BB "il richiamo del bosco" sono pronta al nuovo post.

Un totale di tredici corsisti prevalentemente provenienti dai dintorni di Parma, ma anche due amiche di Merano e una coppia di Venezia, una ragazza brasiliana e un marito ignaro di dove la sorpresa della moglie per il suo compleanno l'avrebbe portato, hanno speso il loro pomeriggio tra i boschi di Carrega al primo EMVi&Naho'S sushi class.

Pentole e padelle, avocado, cetrioli, salsa di soia e funghi, accompagnati dai segreti di Naho per la cottura di quel riso prefetto per il quale i grandi chef giapponesi studiano 3 anni, i miei consigli sui coltelli, sui tipi di taglio e la conservazione del pesce hanno dato vita ad ottimi nighiri, maki, uramaki e chirashi e i nostri studenti hanno per 4 ore riempito di domande, osservazioni e curiosità il laboratorio di cucina.

Tra ventagli, tappetini e bacchette la giornata si è conclusa con una cena in compagnia e il rientro a Milano con una fiera soddisfazione delle maestre dopo i seriali e commuoventi ringraziamenti ed in bocca al lupo.

Alla prossima dunque!


Il prossimo sabato a Milano, ma il corso è sold out
Il 18 maggio a Magenta con ancora 2 posti disponibili
E il 1° giugno a Parma























giovedì 4 aprile 2013

CENA di PESCE in CASA VALISI jr.

Non essendo mai stata abituata dai miei genitori, non ho mai mangiato pesce per piu' di vent'anni (a parte il merluzzo impanato che da piccola credevo fosse "recopella", ovvero pecorella....) e di conseguenza non l'ho mai cucinato.

Poi sono andata in Sardegna, in Sicilia, in Puglia, in Calabria... E tutti mangiavano pesce. Ho cominciato con la bresaola di tonno, poi con il salmone, e ora, a patto che non sia viscido (frutti di mare), che puzzi troppo di pesce (sogliola, merluzzo..) o che abbia un nome che mi metta ansia (tipo scorfano o trota) assaggio praticamente tutto.

L'anno scorso a scuola mi sono infine trovata davanti ad un'orata dall'occhio vitreo da pulire e a dei gamberi cui rimuovere testa e carapace e al limite dello svenimento -non figurato-, sono entrata a contatto per la prima volta con il mondo del mare.


E me ne sono appassionata. Il pesce è magro, ricco di omega 3 (anche se la magrezza ne è inversamente proporzionale... gli omega 3 sono volgarmente grassi!!!), facile da cucicnare, veloce e divertente da sfilettare!


Ho invitato a cena mia sorella e due carissimi amici e ho servito loro, per la prima volta, una cena tutta a base di pesce:


ANTIPASTO:

- purea di lenticchie gialle del Canada e acciughe con mazzancolle all'aceto balsamico
- crema di topinambur e capesante caramellate al burro



PRIMO:
- spaghetti n°5 con bisque, gamberetti e zucchine




MAIN:
- filetto di orata con pomodorini datterini bio e olive taggiasche




DESSERT:
- mousse di fragole




Soddisfatta la cuoca, soddisfatti e molto pieni gli invitati!

martedì 2 aprile 2013

EASTER at EMVi'S

Lo so bene che non è prettamente un menù di Pasqua, ma dovete sapere che il mio babbo super lombardo non solo ha gusti molto
lombardi, ma ne ha anche di molto difficili.

Risultato: ciò che mangia è molto limitato in varietà, così ho cercato di metterlo in trappola con una serie di piatti tradizionali un po' rivisitati.


Vi anticipo inoltre che con i lieviti ho problemi seri, e tutto ciò che lievita non è di norma mio amico, soprattutto se parliamo di pasta e pane.. motivazione per cui ho lasciato ad Angi (il papà) il compito di sfornare il pane ai cereali (che non mangiavo da 40 giorni come fioretto di quaresima aimè) e io mi sono dedicata al companatico.

Non mi sono tuttavia tirata indietro davanti alla mia prima colomba, cui ho rubato una fase di lievitazione.....

Ma cominciamo dal principio...

Per antipasto ho servito una brisè con insalata belga, formaggio e crudo fresco 






e un cestino di frolla salata con parmigiana al cucchiaio che fa un po' Pasqua direi.







Tradita dall'orologio del mio microonde (rimasto indietro di un'ora) non ho fatto pa pasta fresca, e ho servito come primo una Garofalo cotta con sale al tartufo e acqua ai porcini con salsa di funghi. Deliziosa.



Di secondo una mezza fesa di tacchino da 1.3 kg con crema di vino e champignon. Una vera rivelazione!



Per finire delle mousse al cioccolato ispirata alla ricetta di Rachel Khoo..e non rispettata nel dettaglio...!.. 



e la colomba di Pasqua cui, come già accennato ho rubato una fase di lievitazione.



Le fasi sarebbero state infatti 5, ma non disponendo degli stampi a colomba ho lasciato che l'impasto lievitasse tutta notte nel forno trasformato in camera di lievitazione e lì l'ho lasciato fino a cottura ultimata, creando più una torta pasquale che una colomba, a dirla tutta.



Ho imparato che la carta invece che l'alluminio stagnato avrebbero reso più facile la lievitazione e la cottura al centro dell'impasto, che la teglia appropriata avrebbe permesso una migliore fuoriuscita dell'umidità e che nonostante il gusto molto buono sarebbe stato di gran lunga un'idea migliore dividere in due l'impasto da 2kg piuttosto che scegliere di fare una torta da 28cm per 10 di altezza.

Ma data la mia avversione ai lieviti e consapevole del fatto che fosse la mia prima colomba rotonda.. Non posso certo lamentarmi, come dopo tutto non si è proprio lamentato nessuno!