lunedì 26 agosto 2013

UN POST MALESE




Io ci ho provato seriamente ad assorbire le loro usanze, a studiare i loro piatti. Ma vi giuro che mai prima di ora mi è risultato tanto difficile capire come una ricetta possa essere fatta, che ingredienti contenga. Ammetto che alcuni piatti malesi sono decisamente interessanti, a patto che io mi dimentichi le condizioni igieniche sanitarie e l'olio di palma che utilizzano per friggere, condire, cuocere in padella...





Nella loro cucina, intesa come luogo fisico, ma anche come menù, sembra di tornare indietro di mille anni.
Uno degli antipasti che mi ha più colpita (ma non era un ristorante di strada) era un pancake con carne sminuzzata al coltello, un'erba indefinita, una panna densa al cocco e almeno (come ci ha spiegato un comie) 7 differenti spezie che vengono colte lungo il fiume (?!?), il tutto cotto in un foglia di palma, al vapore.
Delizioso, e irripetibile.
La felce? Indescrivibile, mai avrei peró il coraggio di riproporla... 
Un piatto interessante è stato, non tanto i bocconcini di pollo che ho scoperto essere stati fritti ed aggiunti a posteriori, ma tanto la salsa in cui erano serviti: mandorle, uva sultanina, pomodori freschi, spezie indecifrabili e cocco.... Come facessero ad essere stati trasformati in una salsa simile al nostro brasato, ma dolce e più densa? Non ne ho idea. E dire che non mancò certo di inventiva.

Veniamo poi a frutta e verdura: pomodori neri, patate che sembrano carote, pere che sembrano mele, ma che non sanno nè dell'uno nè dell'altro, mele che sembrano zucchine, frutta gelatinosa che da fuori sembra una melanzana, lycies con i capelli, mangostine, piccoli ananas fucsia e le improponibili durian. E sarà anche vero che noi mangiamo formaggi e tartufo di odori molto intensi, ma Dio mi salvi dal dover mangiare un frutto che puzza più di una discarica di umido!







Tralascerei i comuni fritti, il riso bianco, il riso fritto e lo sticky rise (con il cocco!), le aragoste nere, i granchi giganti e gli insetti (larve,scarafaggi e cavallette che lascerei mangiare ai figli dalla Jolie).



Il pollo in salsa di pepe nero, i gamberi caramellati al cocco, le monete gialle di riso fritto e pesce disidratato, la crema di sesamo con baby spinaci saranno invece prossimi ai miei fornelli!! 

Tenetevi informati :)




mercoledì 14 agosto 2013

88 ANNI PER UNA CHEESECAKE

So bene che non è una gran tragedia non aver mai assaggiato e probabilmente mai sentito nominare una cheesecake per tutta la propria vita, e direi che all'alba dei suoi 88 anni con pochi acciacchi, mia nonna ne era l'esempio lampante...



Si può vivere anche senza... 
Sempre che non questa "ciscaiche", come dice lei, non la si scopra ad un certo punto....

Nata l'11agosto del 1925, in pieno caldo afoso, la mia nonna si meritava una torta tutta sua, ma egoisticamente io del forno non ne volevo sentire parlare... 

E perciò ecco una tripla cheesecake al cioccolato... 


 

Come ha detto la nonna Angelina: "l'è propri bela, dulsa e murisina, l'è propri brava 'sta tusana chì!! Sun propri cuntenta!"


Una quantità industriale di Philadelphia (quasi 1kg) 100g di cioccolato fondente, 100 di quello al latte e 100 di galak, 500ml di panna fresca, Digestive e burro, tempo di preparazione tutto sommato breve (se non contiamo il fatto che a metà mi sono accorta che il formaggio non era sufficiente e sono uscita a prenderlo in bici) come la durata della vita della torta!

Alla nonna è piaciuta, a me anche.
Bontà!

Auguri nonna!!!

lunedì 12 agosto 2013

BASTA LA PASTA AL PESTO


Estate é sinonimo di basilico; il basilico che cresce indisturbato, incurante delle intemperie, che diventa una piantagione in poche settimane e ti rende schiava di pinoli ed olio di oliva fino a quando il tuo freezer si vede popolato di un numero immenso di vasetti di... pesto!! e decidi che basta, la pasta al pesto, calda o fredda, le trofie al pesto, la caprese con il pesto, i crostini con il pesto non vuoi più vederli, almeno fino alla prossima buttata delle foglie di basilico. 
Una settimana te la cavi, dai =)

Al sesto vasetto confezionato, guardandomi intorno in cortile, mi sono resa conto che di fianco al basilico si sviluppa in quantità ancora più immensa la salvia. 
Dovevo usarla. 
Ed il pesto tutto sommato è la ricetta dell`estate per eccellenza, ci ho fatto impazzire amici a NY e a Parigi, non potevo proprio abbandonarlo... 
Percio` ecco l`idea: il pesto di salvia!

Non avevo nessuna intenzione, tuttavia, di mangiare della salvia cruda, ed ecco perchè ho deciso che l`avrei bollita, lasciata raffreddare ed asciugare prima di utilizzarla.

Mandorle al posto dei pinoli, pecorino e parmigiano (3:1), olio di oliva, e foglie di salvia in abbondanza.

Una buona trovata!
Provare per credere.

 
 
con questo piatto partecipo al contest di Loredana, L'angolo delle Ghiottonerie:




giovedì 1 agosto 2013

ESPERIMENTI IN CUCINA, UNA CENA PER COPPIE

Eccoci ad una cena nella cucina di EMVi.
Due coppie, un menù non troppo calorico e tanta fantasia per sperimentare la mia voglia di cucinare il pesce.

Ho cominciato servendo un aperitivo leggero, un immancabile (sulla tavola perchè in foto manca!!) spritz con dei tondi di cetriolo e crema di tonno.


 Come antipasto, un piatto rubato ad un ristorante dei Tulum, in Messico, ma decisamente con meno grassi: parmigiana di gamberi
Non storcere il naso, non sai che ti perdi!


Come primo ho proposto un risotto alla barbabietola con soffritto di lardo di colonnata, accompagnato da una tartare di gamberi marinati al lime. 
Mi ero interessata molto tempo fa a questo risotto, non tanto per il sapore, che ad essere onesti non avevo mai assaggiato prima di questo momento, ma per il colore fucsia intenso. Il mio risuta sul bordeaux, ma tutto dipende dalla quantità di tubero che andiamo ad aggiungere. E fa decisamente meno impressione!



Calamaretti all`olio di oliva e sale nero di Cipro, misticanza e pomodori con aceto balsamico alla liquirizia (homemade) sono stati il mio secondo.


Associare il pesce a qualcosa di dolce diverso dal sorbetto è sempre un problema, e il caldo non aiuta certo a gioire della mia pasticceria. Intento di usare il forno: zero.
Ecco percio` un cestino di cioccolato fondente appena "forgiato", con frutti di bosco al naturale, e mirtilli marinati al mojito.